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Riflessioni:


La vita frenetica opprime l'uomo sgretolandolo giorno dopo giorno rendendolo schiavo di se stesso e vittima del consumismo. Questo è il XXI secolo, il secolo della rovina e dell'infelicità dell'uomo. Si nasce per vivere e si muore per non aver vissuto. Chi è il dio denaro? La politica, la mafia, la prostituzione, il potere, la ricchezza? Chi è colui il quale ha la capacità di rendere l'uomo lo specchio del consumo, del denaro, del materialismo che riesce a costruire una corazza attorno ad ogni sentimento, emozione, desiderio, sogno e speranza? Chi è colui che riesce a plasmare l'uomo rendendolo apparentemente forte, indistruttibile? Colui che ha la capacità di nutrirlo a piccole dosi di piccole e grandi cose senza fermarsi mai e senza girarsi neanche per un solo attimo. Come un treno a vapore a tutta velocità senza soste e senza mete, senza limiti di traguardo come il risucchio di un grande vortice che rende la vita prigioniera di noi stessi, del nostro corpo, della nostra bellezza e della nostra vita. Per che cosa? Per il dio denaro? E chi è costui che vive nell'ombra del potere?