About

Sono un giovane artista, impegnato inizialmente agli studi anatomici ed espressivi del corpo umano. Dal creativo "Soverchio" michelangiolesco, alla plasticità berniniana, ho percepito il concetto volumetrico e tridimensionale della scultura, una scultura con intagli e solchi quasi drammatici come l'immediata ed espressiva pennellata di "Van Gogh". Da questo accurato studio artistico e quindi dalla fusione fra tecnica ed espressione, ho dato vita ad un armonioso movimento plastico - figurativo. Esso mi permette d'esporre l'esistenza di un "Inconscio" che esplode tramutandosi in materia, la quale prende forma e volume fra parti incavate e parti emergenti, dando vita a dei forti contrasti luminosi. La perseveranza, nella ricerca di nuove emozioni e nuove forme d'espressione, mi travolge in una continua evoluzione artistica ed in una diversa e minuziosa osservazione della realtà quotidiana, criticandone alcuni aspetti negativi, come il "Consumismo" e lo "Schiavismo del dio Denaro". La mia forma di denuncia trova un irrequieto modo di esprimermi, attraverso "L'Imprigionamento" di movimenti anatomici, colori, tracce e di diversi tipi di materiali. Questo concetto artistico, che si sviluppa sull'imprigionamento d'espressioni, è in realtà la repressione di una vita priva di libertà.



Philosophy

L'Arte, espressione delle capacità creative dell'essere umano, trova anche nei supporti della tecnologia, carbonio, acciaio e altro, il modo di denunciare il continuo insostenibile stato di tensione al consumo: il consumismo. La sentita attenzione delle tematiche ambientali e sociali diventano dunque nell'arte aristotelici gesti di grande virtù. L' espressione creativa dell'artista sposa volutamente la necessità di evidenziare con simboli esperenziali, noti a tutti, il danno cagionato dal consumo incontrollato di oggetti, immagini e sensazioni. Consumo, a suo dire, veicolato, provocato, incitato da un potere mediatico che coinvolge, imbriglia, e sconvolge una società che vive l' alchimia delle emozioni plastificate.



Critica

Questo giovane Artista riesce a dare vita a creature esistenti nella sua fantasia alle quali attribuisce un'emblematica forza. Da esse si evince la voglia di dare alito ad emozioni tanto nascoste quanto necessitate ad emergere. Fruitore della bellezza nota in chiave del tutto critica, predilige un tipo di scultura che dia la sensazione di poter davvero proiettarsi nel frangente che ha ispirato lo stesso Artista, cogliendo dunque la vera essenza del suo operato. Dopo vari processi di trasformazione, quello che in origine era un semplice tronco di legno, un blocco in pietra, viene lavorato, modellato, plasmato; e ciò che stupisce sono la sensualità che a lavoro ultimato trapela da ogni angolazione e le movenze tanto irruenti quanto leggiadre. Ogni sua opera, sia essa un quadro o una scultura, è ricca di pathos, di attento studio, dettati entrambi dalla forte determinazione a dare di piu', a fare emergere le grandi qualità che questo Artista ha insite dentro lui e che manifesta attraverso uno stile del tutto peculiare, scandito nei dettagli, ma saturo di particolari percepibili solo da chi si lascia trasportare dalla magia delle sue creature.

Lucia Rocca

Il concetto di "Prigione" è l'atto creativo dell'Imprigionare, sono i cardini fondamentali della ricerca artistica e della poetica di Calogero Chinnici. Le sue immagini perdono una loro scontata definizione, per acquistarne una nuova, attraverso un processo di "chiusura" della superficie con materiali estranei e decontestualizzati dalle loro funzionalità iper-tecnologiche. La forma-immagine, emerge da un contatto diretto con il senso estetico della superficie, ove si concretizza l'idea esistenziale, e dove nello stesso tempo, si cerca di soffocarla.

Davide Caputa

Calogero Chinnici sperimentatore di materiali e tecniche, pur nella diversa resa e nelle diverse operatività richieste a seconda che si lavori legno, argilla o materiali innovativi, è riuscito a tracciare un suo personalissimo percorso che, non senza involuzioni o ripensamenti, ha disegnato comunque efficacemente un mondo intimo, nuovo e mistico, che recupera i gesti semplici della quotidianità e il calore delle cose familiari. Una simbologia privata che fa delle sue figure archetipi di sentimenti e stati d'animo e questo sia che vestano l'argilla o di altri metalli, sia che si rivelino tra i luccicanti colori della fibra di vetro o l'opacità densa di mistero della terra cotta, o ancora designata da riflessi ottenuti con una sua tecnica del tutto personale, molto vicina, espressivamente, alle istanze pittoriche. Una scultura che ci partecipa di un sereno amore per le cose della vita e per il suo mistero. Le sue opere sono creature nate da una fitta tela d'emozioni che spesso ricamano intorno alle immagini, il bisogno di una situazione psicologica, affollata, quasi costruita dai troppi impulsi, forse quegli stessi che presiedono il momento della produzione delle creazioni del maestro Chinnici.

Antonio Sportaro